giovedì 8 maggio 2014

Eleonora Fonseca Pimentel: la nobile che amava il popolo

Eleonora Fonseca Pimentel fu una nobile di orgine portoghese, poetessa e intellettuale, protagonista  della rivoluzione e poi della Repubblica Napoletana del 1799.  Antonietta De Lillo ne restituisce un ritratto di donna piena di forza e dolcezza, di grazia e intensità nel bel  film  Il resto di Niente - tratto dall'omonimo romanzo di Enzo Striano- dove le sue drammatiche vicende personali si intrecciano con un pezzo doloroso e appassionante della nostra storia.



Eleonora,  interpretata da una splendida Maria de Medeiros, è una donna minuta, dagli occhi grandi, di intelligenza vivace. La giovane nobildonna coltiva la  passione per la poesia, ama scrivere e sembra lei stessa una creatura nata dai suoi versi. Trasferitasi  da Roma con la famiglia, si scontra presto con la Napoli borbonica, spesso rude e sanguigna, ma contemporanemaente si innamora dei suoi abitanti più poveri, in particolare delle donne, piene di dolore e vitalità insieme. A causa della condizione di povertà in cui vessa la famiglia, viene data in sposa a un marito ricco e repressore, simbolo di quella Napoli borbonica, dove le idee rivoluzionarie faticavano ad attecchire, e le donne non erano che mute schiave del padrone maschio. I loro due mondi presto si scontrano e presto non c'è più posto per Eleonora con i suoi libri, con la sua cultura, con le sue idee in quella casa dove la donna deve pregare e ubbidire.

Tempo di Rivoluzione

Intanto a Napoli è tempo di cambiamenti ed Eleonora in prima persona, insieme agli altri intellettuali e patrioti, sarà protagonista prima della Rivoluzione e poi della breve esperienza della Repubblica. Ma  Eleonora  comprende che il popolo non sente del tutto sua  quella rivoluzione  e forse vorrebbe solo vivere in pace nascosto all'ombra dei suoi vicoli. La causa è destinata al fallimento e, quando i francesi lasciano Napoli e il re torna, per i rivoluzionari non rimane che la forca. Ma lei non fugge e si lascia prendere mentre vaga in quella città dove il loro sogno ha avuto vita troppo breve. Solo quando, prigioniera in attesa della sua esecuzione, vede arrivare gli uomini che le daranno la morte, spaventosi nei loro cappucci e mantelli bianchi, sembra smarrita e sconfitta, ma è solo un attimo e poi Eleonora ritrova il coraggio, capisce che non  è sconfitta, non è vinta: saranno solo pochi momenti e poi  le sue idee e i semi delle sue idee saranno consegnati all'eternità della storia.  Con un sorriso luminoso va incontro al suo destino nell'ultima bellissima scena del film, in cui  avanza verso l'uscita che la condurrà alla forca, come inghiottita in un trasparente fascio di luce solare.





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