Uno dei monologhi più famosi di Shakespeare, forse, è quello di Shylock nel Mercante di Venezia. Il monologo fa riflettere sulla sostanziale uguaglianza ontologica degli esseri umani: siamo tutti accomunati dalla fragilità, dal bisogno di essere amati, curati, dall'inevitabilità del dolore, dalla finitezza della nostra vita. È questo il grande insegnamento di Shakespeare, di cui ho sentito l'eco anche in This Must Be the Place di Sorrentino
sabato 15 marzo 2014
This Must Be the Place, this must be Shakespeare
Uno dei monologhi più famosi di Shakespeare, forse, è quello di Shylock nel Mercante di Venezia. Il monologo fa riflettere sulla sostanziale uguaglianza ontologica degli esseri umani: siamo tutti accomunati dalla fragilità, dal bisogno di essere amati, curati, dall'inevitabilità del dolore, dalla finitezza della nostra vita. È questo il grande insegnamento di Shakespeare, di cui ho sentito l'eco anche in This Must Be the Place di Sorrentino
martedì 4 marzo 2014
Chi è Lili Brik?
Attrice e ballerina, femme-fatale, donna di straordinario fascino e fascinazione, Lili Brik stregò e tenne avvinto a sé fino alla morte il poeta russo Majakovsky, diventandone sua musa ispiratrice, sua croce e delizia. Capelli corti e neri, occhi scuri e vivaci, "pieni di malia", piccola come una bambina, fa pensare a una donna intrappolata in un corpo da lolita. Ho cercato le sue foto per capire cosa ci fosse in lei che riuscì a soggiogare Majakovsky, a spingerlo a scrivere per lei poesie e infiammate e spesso disperate lettere d'amore, a spingerlo a iniziare una convivenza a tre, come in una specie di Jules e Jim ante litteram, in cui lui, lei e il marito si erano dati i soprannomi di "cucciolo","micia" e "gatto".
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